L’idillio, pagg. 11-15 leterna-ripetizione
su Maurice Blanchot Luigi Azzariti-Fumaroli, Alfabeta2 https://www.alfabeta2.it/2017/07/13/maurice-blanchot-della-dispersione/
Roberto Esposito sugli “Scritti politici” di Maurice Blanchot
Bruno Moroncini Quando comincia un’amicizia? Difficile a dirsi. Forse impossibile. E non per un difetto di memoria o per un suo improvviso cedimento, quanto per il fatto che il tempo degli inizi non è documentabile, è un tempo senza data: nulla di memorabile accade ai primi incontri. “Credo – scrive Blanchot – che si sappia Continue reading →
Maurice Blanchot L’eterna ripetizione raccoglie due sorprendenti racconti – L’idillio e L’ultima parola – che Blanchot ha scritto fra il 1935 e il 1936. Ne L’idillio, l’estraneità irriducibile dell’immigrato delinea la figura dello straniero come colui che rifiuta la ‘felice’ integrazione offerta da un’istituzione collettiva ‘tollerante’, delinea la figura dello straniero come colui che non si adatta al proprio esilio né sa Continue reading →
Maurice Blanchot «La filosofia sarebbe stata la nostra compagna di sempre, di giorno, di notte, magari perdendo il suo nome, diventando letteratura, sapere, non-sapere, o assentandosi: la nostra amica clandestina, di cui rispettavamo – amavamo – ciò che non ci permetteva di restare legati ad essa […]» Nostra compagna clandestina raccoglie gli scritti politici Continue reading →
Bruno Moroncini Negli ultimi anni il tema della comunità è stato declinato, soprattutto in Italia, in una chiave impolitica o anti-politica. Il richiamo alla comunità ha funzionato come corretivo o antidoto rispetto ai misfatti che una politica ideologica e totalitaria avrebbe prodotto lungo il corso del novecento. Contro una tale lettura questo libro tenta Continue reading →