Nathalie Serraute Raccontando la storia, parzialmente autobiografica, di un’infanzia nomade trascorsa tra la Francia, la Russia e la Svizzera negli anni che precedono la prima guerra mondiale e la rivoluzione russa, il romanzo di Nathalie Serraute evoca il flusso delle vaghe, e spesso dolorose, impressioni che invadono la piccola Natasha nel rapporto con la madre, Continue reading →
Gilles Deleuze I dannati di Beckett sono la più stupefacente galleria di posture, andature e posizioni, dopo Dante. Certo Macmann osserva che “si sentiva più a proprio agio seduto che in piedi e coricato piuttosto che seduto”. Ma questa è una formula più adatta alla stanchezza che alla sfinitezza. Sdraiarsi non è mai la fine, Continue reading →