Pierandrea Amato Questa è un’analisi filosofica delle rivolte metropolitane che sconvolgono le alchimie del potere globale. Analisi che si sviluppa offrendo una serie di materiali in cui, coniugando nichilismo e politica, la rivolta non appare solo come movimento insurrezionale ostile a qualsiasi potere costituito e alle forme organizzate della rivoluzione politica. La tesi è più Continue reading →
Maurice Blanchot L’eterna ripetizione raccoglie due sorprendenti racconti – L’idillio e L’ultima parola – che Blanchot ha scritto fra il 1935 e il 1936. Ne L’idillio, l’estraneità irriducibile dell’immigrato delinea la figura dello straniero come colui che rifiuta la ‘felice’ integrazione offerta da un’istituzione collettiva ‘tollerante’, delinea la figura dello straniero come colui che non si adatta al proprio esilio né sa Continue reading →
Alain Badiou “Il mio primo Manifesto per la filosofia si levava contro l’annuncio, diffuso un po’ dappertutto, della ‘fine’ della filosofia. A questo tema della fine, proponevo di sostituire la parola d’ordine ‘un passo ulteriore’. La situazione è molto cambiata. Se allora la filosofia era minacciata nella sua esistenza, oggi si potrebbe sostenere che essa è altrettanto Continue reading →
Gabriel Tarde In questo saggio breve e brillante pulsa il cuore dell’intera opera di Gabriel Tarde, il grande rivale di Durkheim, il filosofo amato da Bergson, l’ispiratore del Canetti di Massa e potere e poi di Gilles Deleuze e di Félix Guattari. Che cos’è una società? La risposta suona ancora sorprendente quanto rivelatrice: non un Continue reading →
Jean-Luc Nancy “Il teatro è la cessazione del segreto, se il segreto è quello dell’essere in sé o quello di un’anima ritratta in un’intimità. E’ l’in se stesso o l’intimità che come tale esce e si espone. E’ il ‘mondo come teatro’ così come lo conosciamo fin da Calderon e Shakespeare, ma così come in effetti Continue reading →
Jean-Luc Nancy “Hegel è il pensatore che inaugura il mondo contemporaneo. Tutta la sua opera è penetrata e mossa dalla coscienza e dall’emozione di avere a che fare con una svolta decisiva nel corso del mondo e, di conseguenza, nel corso della filosofia. Il senso non si propone più attraverso il legame religioso di una Continue reading →
Fabrizia di Stefano Tra corpo e pensiero cìè un resto che nessuno dei due lati può cogliere, né raccogliere. Certo, c’è un corpo-di-pensiero e c’è un pensiero del corpo – che hanno occupato riflessioni importanti nel secondo novecento. E c’è la rivolta appassionata, talvolta disperata, di tutti i soggetti “sessuati” che nello stesso periodo hanno sondato modi Continue reading →