Mercoledi 8 luglio, ore 21.00
MIKASA SOCIAL via Zago 14a, Bologna
Diego Melegari e Stefano Calzolari
del Centro Studi Movimenti di Parma
discutono il libro di Valerio Romitelli
La felicità dei partigiani e la nostra. Organizzarsi in bande
Mercoledi 8 luglio, ore 21.00
MIKASA SOCIAL via Zago 14a, Bologna
Diego Melegari e Stefano Calzolari
del Centro Studi Movimenti di Parma
discutono il libro di Valerio Romitelli
La felicità dei partigiani e la nostra. Organizzarsi in bande
Michel Foucault non è stato soltanto un lettore esigente e uno scrittore il cui stile era riconosciuto e ammirato all’uscita di ogni suo libro. Il suo rapporto con la letteratura è sempre stato complesso, critico, strategico. I testi che compongono il presente volume – trascrizioni inedite di lezioni, conferenze, trasmissioni radiofoniche – ne danno un’ampia e rilevante testimonianza. Shakespeare, Cervantes, Diderot, Sade, Artaud, Leiris… Come poche altre volte ha fatto, Michel Foucault offre una descrizione della sua biblioteca di testi letterari.
traduzione a cura di “materiali foucaultiani”
Prezzo: € 16.00
Cod. 9788898367153
data di pubblicazione: 2015
pagine: 152
Prezzo: € 18.00
Cod. 9788898367139
data di pubblicazione: 2015
pagine: 236, illustrazioni
Non può stupire l’accoglienza che alla storia partigiana riserva il nostro tempo, dominato com’è dalla sensibilità neoliberale. Che interesse può avere oggi ricordare quell’esperienza di accettazione e disprezzo della sofferenza individuale, di coraggio, del dare, subire e rischiare la morte come normalità quotidiana? Sembrerebbe impossibile evitare che tale esperienza sia catalogata tra gli orrori di cui il Novecento avrebbe il primato.
Prezzo: € 10.00
Cod. 9788889446324
data di pubblicazione: 2007
pagine: 122
Nei micro-corpi delle bande partigiane italiane è avvenuta una sperimentazione alternativa a quella allora, nel cuore del Novecento, sempre più in espansione e sempre meno efficace dei partiti. E’ stata questa sperimentazione, di breve durata ma inventiva di nuovi orizzonti politici, a rendere possibile la felicità dei partigiani: la felicità di pionieri, scopritori di un nuovo modo di organizzarsi per incidere, in rapporto con le popolazioni, sui destini del proprio paese.
L’idea centrale di questo testo sta non solo nell’ipotesi che sarebbe proprio questa felicità ciò che viene, più o meno implicitamente, rimpianto nella maggior parte delle ricostruzioni e delle narrazioni del biennio ’43-45, ma anche che sarebbe necessario, per uscire dalla tristezza politica che ci imbriglia, riprendere l’esperienza partigiana, sia pure nelle condizioni assai diverse del nostro paese.
Prezzo: € 13.00
Cod. 9788898367146
data di pubblicazione: 2015
pagine: 180
Trentadue anni dopo l’invito da parte del comitato americano Howison Lectures vengono pubblicate le due conferenze sul tema Truth and Subjectivity inedite in Italia e in Europa, risalenti all’ottobre e novembre del 1980.
Il nucleo del libro è rappresentato dalla traduzione delle due conferenze pronunciate da Michel Foucault in inglese, nell’autunno del 1980 a Berkeley e al Dartmouth College, rimaste fino a oggi inedite sia in italiano sia in francese. In queste conferenze vengono esplorate le origini della moderna ermeneutica del soggetto, introducendo il tema delle “tecniche di sé” e studiando in particolare due di queste tecniche – l’esame di sé e la confessione – prima nel mondo antico e in seguito nel Cristianesimo dei primi secoli. Foucault inaugura così un’indagine genealogica del soggetto moderno, o meglio, quella genealogia dei rapporti tra soggettività e verità che occuperà buona parte del suo lavoro negli anni compresi tra il 1980 e il 1984. In quegli anni e, a partire da queste conferenze, forse per la prima volta in modo così chiaro, il filosofo individua in una “politica di noi stessi”: la principale posta in gioco etico-politica del nostro tempo. Infatti come si legge nella prefazione al volume – bisognerebbe sbarazzarsi delle tecnologie costruite nel corso dei secoli, aprendo così lo spazio a una «politica di noi stessi». Una conclusione che, d’altronde, richiama ciò che Foucault aveva già detto all’inizio della prima conferenza, alludendo a una fondamentale «dimensione politica» – quindi critica – connessa al suo progetto di una genealogia del sé occidentale: «un’analisi che si riferisce a ciò che siamo disposti ad accettare nel nostro mondo; ad accettare, rifiutare e cambiare sia in noi stessi, sia nella nostra situazione (…) si tratta di cercare un altro tipo di filosofia critica: che ricerchi le condizioni e le indefinite possibilità per trasformare noi stessi».
Il volume comprende un’introduzione e un apparato critico, che situano queste due conferenze nel percorso biografico e filosofico di Foucault e una postfazione di Arnold I. Davidson, che mette in luce gli elementi di attualità presenti nella riflessione foucaultiana.
Prezzo: € 12.50
Cod. 9788889446751
data di pubblicazione: 2012
pagine: 114
In occasione del trentesimo anniversario della morte di Foucault, questo volume raccoglie i contributi alla giornata di studi organizzata da “materiali foucaultiani” all’école des Hautes études en Sciences Sociales sulla genealogia foucaultiana del dir-vero e sull’emergere della soggettività nelle forme giuridiche e penali nelle società occidentali. I contributi presentati in questo volume si addensano intorno a una delle fasi ancora meno studiate dell’opera di Foucault, quella tra il 1980 e il 1981, e si concentrano sul ruolo strategico giocato dall’ingiunzione a “dire il vero” nei meccanismi governamentali contemporanei. Foucault mostra, infatti, la rilevanza politica delle pratiche di veridizione all’interno delle procedure (giuridiche, economiche, medico-psichiatriche, ecc.) del governo degli uomini, ma apre anche uno spazio fondamentale di riflessione sulle forme eticopolitiche di resistenza che, oggi, è possibile opporre loro.
Prezzo: € 18.00
Cod. 9788898367108
data di pubblicazione: 2014
pagine: 219
Considerati unanimemente uno dei casi poetici ed editoriali più sconvolgenti e avvincenti della letteratura del Novecento, questa edizione del centenario aggiunge alla fedele e accurata ristampa anastatica del libro, uscito dalla tipografia Ravagli nell’estate del 1914, una preziosa Nota di Gabriel Cacho Millet, lo scrittore argentino da oltre trent’anni indiscusso rabdomante degli autografi e dei materiali campaniani, su Dino Campana, i Canti Orfici e le vicende editoriali e critiche che hanno caratterizzato il libro in questi cento anni e soprattutto, novità assoluta, un cd audio contenente la lettura integrale dei Canti Orfici da parte dell’attore e regista Claudio Morganti.
Ancora oggi, i Canti Orfici – cento anni dopo- continuano a rimanere un libro unico, anzi il libro unico, di Dino Campana.
Unico perché è il solo libro pubblicato in vita da Dino Campana (“la sola giustificazione della mia esistenza”, dirà al critico Emilio Cecchi, in rigorosa coerenza con quanto aveva scritto il 6 gennaio 1914 a Giuseppe Prezzolini: “Scrivo novelle poetiche e poesie; nessuno mi vuole stampare e io ho bisogno di essere stampato; per provarmi che esisto, per scrivere ancora ho bisogno di essere stampato. Aggiungo che io merito di essere stampato perché io sento che quel poco di poesia che so fare ha una purità di accento che è oggi poco comune, da noi”).
Unico perché irrompe nel paesaggio letterario italiano del tempo con una poesia intesa dall’autore stesso come “europea, musicale, colorita”, che “infrange il quadro ordinato – fin troppo ordinato – dell’esperienza poetica italiana del Novecento, tutta imperniata intorno ai nomi delle tre “Corone” (Saba, Ungaretti, Montale), che, confrontati all’esperimento di Campana, fanno la figura di quieti prosecutori della migliore tradizione classica nazionale” (Alberto Asor Rosa).
Prezzo: € 20.00
Cod. 9788898367122
data di pubblicazione: 20014
pagine: 173
“La cura lacaniana, benché sia totalmente apolitica nel suo esercizio proprio, propone al pensiero una specie di matrice politica. Stabilisco una continuità tra il pensiero di Lacan e un cammino di tipo rivoluzionario, che riapre una disponibilità collettiva infossata nella ripetizione o barrata dalla repressione statale”. Prendendo spunto da questa affermazione di Alain Badiou, il libro s’interroga sul contributo che la psicoanalisi lacaniana può dare alla pratica politica. Lo fa cercando di cogliere il significato socio-politico della teoria dei quattro discorsi, ricostruendo la lettura lacaniana di Marx, tematizzando il rapporto fra angoscia e politica, e dialogando con i più importanti esponenti del lacanismo politico, ossia Laclau, Žižek lo stesso Badiou. E chiudendo su una domanda: se non si tratti soltanto di estrarre da Lacan concetti e strategia per la politica, ma anche e soprattutto di quale politica abbia bisogno la psicoanalisi per sopravvivere in un ambiente ostile.
Prezzo: € 18.00
Cod. 9788898367078
data di pubblicazione: 2014
pagine: 199
Nella primavera del 2004 diventano di dominio pubblico le immagini del carcere irakeno di Abu Ghraib, dove i soldati americani si lasciano fotografare – sono in posa e allegri – mentre torturano i prigionieri. Nessuno può aver dimenticato l’orrore di quelle scene.
Questo breve saggio, però, non insiste sul valore politico e culturale degli scatti di Abu Ghraib, ma segnala, nella loro composizione, un indice estetico in grado di svelare la condizione normalmente catastrofica della nostra quotidianità democratica.
Prezzo: € 8.00
Cod. 9788898367085
data di pubblicazione: 2014
pagine: 74
Che cosa vuol dire essere un insegnante? Qual è stato e quale potrebbe essere oggi il ruolo politico dei docenti nel sistema d’istruzione superiore?
L’autrice tratteggia una spietata genealogia della professione docente, ripropone a un livello filosoficamente radicale la questione del potere-sapere esercitato dagli insegnanti e indica nuovi processi di soggettivazione che sostituiscano all’obbedienza e al conformismo il conflitto e l’ironia.
Si può insegnare a non obbedire.
Prezzo: € 12.00
Cod. 9788898367030
data di pubblicazione: 2014
pagine: 172
Il caso Wilson si può collocare all’interno di quel particolare genere letterario chiamato “letteratura psicoanalitica”. La sua prima apparizione risale al 1966, pubblicato a seguito di un’intensa collaborazione tra Sigmund Freud e il diplomatico americano William C. Bullitt. Questo saggio non figura, tuttora, in nessun indice delle opere complete di Freud.
Cronopio ri-pubblica, in una nuova traduzione, questo lavoro apparso per la prima volta in Italia da Feltrinelli nel 1967, ed ormai introvabile.
Il caso Wilson è un’opera pionieristica a tutti gli effetti, che ha incontrato, nel tempo, più di una resistenza.
Freud ha scritto quest’opera a quattro mani con il diplomatico americano Bullitt, che era stato suo paziente a Vienna e prima ancora consulente stretto del presidente statunitense Thomas Woodrow Wilson durante gli anni della prima guerra mondiale. Nell’edizione delle opere complete di Freud compare solo la breve prefazione a firma dello psicoanalista. Ciononostante, non ci sono dubbi sul fatto che l’opera sia frutto di un’autentica collaborazione tra i due autori. Sotto i toni sobri e la gran mole di riferimenti biografici, emerge il quadro sconvolgente di una personalità, quella di Wilson, caratterizzata da evidenti disturbi psicotici, facilmente manipolabile, tacitamente disprezzata dagli interlocutori internazionali, eppure amatissima dalle folle. Freud sembra interrogarsi così sulle radici del potere carismatico andandone a trovare le origini in tratti psicopatologici ben precisi che costituiscono l'”altra scena” della politica moderna. Testo maledetto dagli storici americani, incompreso e presto dimenticato dagli psicoanalisti, questo saggio continua a colpire il lettore per lo sguardo fermo e tragico che riesce a gettare su un uomo, un grande capo di stato, che rappresenta l’espressione di un’intera civiltà e del suo profondo disagio. Se era la peste che Freud credeva di portare in America, questo libro, più di ogni altro, avrebbe dovuto essere l’arma del contagio.
Prezzo: € 19.00
Cod. 9788889446836
data di pubblicazione: 2004
pagine: 286
Questo libro è composto da una pièce, Music-Hall, e da una raccolta di brevi saggi e appunti, Del lusso e dell’impotenza. Hegel, nell’Estetica, auspicava che i copioni venissero chiusi in cassaforte per preservarne il soffio, il respiro, la vita, per evitare che diventassero letterari. Ma i testi teatrali nascono nel respiro, si risvegliano appena lasciano la pagina e assumono subito un corpo, un’andatura, un passo. Lagarce ha creato una lingua per dire l’indicibile e pubblicarlo è lanciare la sfida: grazie quindi agli artisti che hanno fatto e faranno vivere ancora queste parole potenti.
Gioia Costa
Prezzo: € 11.00
Cod. 9788889446829
data di pubblicazione: 2013
pagine: 130
In questo saggio si mostra come Casaleggio e Grillo abbiano inventato un movimento politico che dipende da un blog, il quale a sua volta è in mano a Grillo (con Casaleggio alle spalle). In altri termini, i due hanno creato un movimento reale subordinato a uno spazio virtuale dominato da un leader carismatico e da uno semi-visibile. Non siamo solo davanti a un caso di populismo, che spesso si tinge di reazione (come quando i due si oppongono allo ius soli, alle amnistie e all’abolizione del reato di immigrazione clandestina). Siamo di fronte, anche se in potenza, a una vera minaccia mortale a quella cosa imperfetta che si chiama democrazia.
Prezzo: € 12.50
cod. 9788898367023
data di pubblicazione: 2013
pagine: 150
Le installazioni, i disegni, le sculture, il teatro, i film e le performance di Jan Fabre fanno da tempo il giro del mondo. Ma il Giornale notturno, scritto tra il 1978 e il 1984 – una pratica di scrittura che continua ancora oggi – ci consegna l’autoritratto di un ventenne, insonne e in rivolta, mosso da un’irresistibile volontà di creare, di mettere in scena e di sperimentare in ogni direzione, che ha deciso di diventare un grande artista contro il conformismo e la meschinità che incontra nel mondo.
Negli spostamenti da Anversa a Parigi, da New York a Napoli, da Amsterdam a Venezia, per citare solo alcune delle città di questo Giornale, Fabre è anche alla ricerca di compagni di lotta per l’espressione. E la notte sembra essere il momento più propizio, più lacerante e perciò più furiosamente creativo, ora tempo di meditazione, ora letteralmente di ‘sanguinamento’, per restare fedeli, al di là di ogni tabù, con ogni zona del corpo, alla volontà di affermazione, di eccesso, di danza e di guerra per la bellezza:
«La nuova rivoluzione
avrà luogo
non nel mondo esterno
ma nella nostra carne».
Traduzione di Franco Paris
Prezzo: € 16.00
Cod. 9788898367016
data di pubblicazione: 2013
pagine: 224
Se, come è scritto in “Persone del seguito”, “la lingua non parla” e, si potrebbe aggiungere, la letteratura non pensa, impegnata com’è a inventare storie accattivanti, conformiste proprio perché mirano allo shock, la scrittura di Clio Pizzingrilli è un tentativo, davvero singolare nel panorama italiano, di far parlare la lingua e di pensare con la letteratura. Far parlare la lingua: nel testo risuonano le voci, i gesti, di una strana moltitudine di individui che, chiusi in una comunità oppressiva, sul modello di Icaria, e in un istituto di pena, ora ne subiscono il fascino, ora tentano di sottrarsi al progetto autoritario. Ma sottrarsi significa innanzitutto contestare l’esperienza comune della lingua e dei gesti: appare così, attraverso diversi e strani fili narrativi, il profilo di una comunità di outsider che osano, con l’inserzione di frammenti linguistici incongrui o la scelta del silenzio, interrompere il discorso e la gestualità correnti, veicoli del dominio. La scrittura di Pizzingrilli, in questo consiste la sua tensione politica, contribuisce – con l’invenzione di un incredibile intreccio di parlate, suoni, parabole, riflessioni filosofiche, teologiche, finanche elementi di critica dell’economia politica – alla ricerca di una nuovo senso comune che ci sottragga al mondo così com’è.
€ 14,00 (sconto 15%) 11,90
Cod. 9788898367009
data di pubblicazione: 2013
pagine: 165
La comunità ci è data con l’essere e come l’essere, ben al di qua di tutti i nostri progetti, volontà e tentativi. In fondo, perderla ci è impossibile. Anche se la società è il meno comunitaria possibile, non è possibile che nel deserto sociale non ci sia, infima o addirittura inaccessibile, comunità. Noi non possiamo non com-parire. Soltanto, al limite, la massa fascista tende ad annientare la comunità nel delirio di una comunione incarnata. E analogamente il campo di concentramento – e di sterminio, il campo di concentramento dello sterminio – è, nella sua essenza, volontà di distruggere la comunità. Ma mai, nemmeno nel campo di concentramento, la comunità cessa completamente di resistere a questa volontà. Essa è in un certo senso la resistenza stessa, la resistenza dell’immanenza.
Jean-Luc Nancy
Traduzione di Antonella Moscati
Prezzo: € 15,00
Cod. 8885414826
data di pubblicazione: 2002
pagine: 227
“Scoprire” un Foucault inedito, la faccia segreta, notturna del suo lavoro: “… se mi sono prestato con piacere a questo genere d’interviste, è stato proprio per liberarmi del mio linguaggio abituale, per cercare di scioglierne i fili e presentarlo così come non si presenta di solito” quasi un ‘rovescio del ricamo’”. Questo scambio di domande e risposte è quasi un ‘gioco sottile’ che indaga lo stesso genere dell’intervista: “è il bel rischio, il rischio divertente di queste interviste…”, che cerca di sollecitare la trama segreta del rapporto di Foucault con la scrittura, rivelando ciò che la scrittura è stata nel corso della sua vita. In poco più di 80 pagine si ricostruisce una vera e propria modalità di esperienza del linguaggio – “In fin dei conti l’unica patria reale, l’unico suolo sul quale possiamo camminare, l’unica casa in cui possiamo fermarci e trovare riparo è appunto il linguaggio”.
“Scrivere, in fondo, è tentare di far defluire, attraverso i canali misteriosi della penna e della scrittura, tutta la sostanza, non soltanto dell’esistenza ma anche del corpo, in quelle tracce minuscole che si depongono sulla carta. Non essere altro, in fatto di vita, che quegli scarabocchi, morti e ciarlieri a un tempo, che si depongono sulla carta: è questo che si sogna quando si scrive. Ma a questa riduzione della vita brulicante nel brulichio immobile delle lettere non si arriva mai”.
“Non sono quindi uno scrittore. Mi metto decisamente fra gli ‘scriventi’, quelli la cui scrittura è transitiva. Voglio dire quelli la cui scrittura è destinata a indicare, mostrare, manifestare fuori di se stessa qualcosa che, senza di essa, sarebbe rimasto, se non nascosto, almeno invisibile. è forse là che per me esiste nonostante tutto, un incanto della scrittura”.
Michel Foucault
Prezzo: € 10.00
Cod. 9788889446638
data di pubblicazione: 2013
pagine: 88
Il volume è diviso in quattro parti: la prima è centrata sulle politiche giovanili e le reazioni dei giovani alla ‘questione ebraica'; la seconda è dedicata allo straordinario saggio sulla preistoria dell’antisemitismo in Germania; la terza entra nel merito della ‘politica ebraica’, cercando punti di contatto tra i popoli e decretando alla fine la crisi del Sionismo, intercettando la questione palestinese e la ‘coscienza del popolo ebraico'; nella quarta parte si riflette anche sulla Shoah.
In poco più di 300 densissime pagine, si avverte la continua e sempre viva tensione con il sionismo ufficiale.
Prezzo: € 26.00
Cod. 9788889446744
data di pubblicazione: 2013
pagine: 270
Abbiamo creduto di trovare l’essenza dell’empirismo nel problema preciso della soggettività. Ma, in prima istanza, si domanderà come definirla. Il soggetto si definisce mediante e come un movimento, movimento di autosviluppo di sé. Ciò che si sviluppa è il soggetto. Questo è l’unico contenuto che può essere attribuito all’idea di soggettività: la mediazione, la trascendenza. Ma si rileverà che il movimento di autosvilupparsi o di divenire altro è doppio: il soggetto si supera, il soggetto si riflette. Hume ha riconosciuto queste due dimensioni, presentandole come i caratteri fondamentali della natura umana: l’inferenza e l’invenzione, la credenza e l’artificio. Si eviterà perciò di dare eccessiva importanza all’analogia spesso rilevata tra la credenza e la simpatia. Non che quest’analogia non sia reale. Ma se è vero che la credenza è l’atto conoscente del soggetto, il suo atto morale, in compenso, non è la simpatia: è l’artificio o l’invenzione, di cui la simpatia, corrispettivo della credenza, è solo una condizione necessaria. In sintesi, credere e inventare, ecco ciò che rende il soggetto un soggetto. (Gilles Deleuze)
A cura di Adriano Vinale
Prezzo: € 16.00
Cod. 9788889446799
data di pubblicazione: 2012
pagine: 200
Qui si mette in opera una critica della cultura della valutazione: dei suoi presupposti ideologici, della sua retorica e delle sue pratiche concrete. Interrogazione filosofica e analisi del presente concorrono a portare allo scoperto le tecnologie invisibili, la rivoluzione silenziosa che sta cambiando il significato della conoscenza nella “società della conoscenza”.
In un momento così teso e denso di contraddizioni etiche, in cui parole come ‘merito’, ‘qualità e quantità’, ‘istruzione’, ‘ruolo sociale’ o anche ‘valutazione’, ‘eccellenza’, guidano il controllo della conoscenza (vedi scuola e università), Valutare e punire è un vero e proprio intervento teorico nell’attualità. Diviso in dodici capitoli cerca di mettere a fuoco i criteri, i nuovi significati e le nuove pratiche di valutazione che
governano le nostre condotte.
Prezzo: € 13.00
Cod. 9788889446805
data di pubblicazione: 2012
pagine: 190
Che cosa si nasconde nella differenza tra la cosa e l’ente? In che modo tale disuguaglianza tra ciò che è lo stesso, istituita ogni volta che diciamo una parola e che rimane perciò indicibile, ha a che fare con l’ontologia, la teologia, la tecnica e il nichilismo? Qual è il solvente che finisce per rendere ogni cosa, ogni essente, in fondo un bel niente?
Sono queste le domande che istradano lungo un percorso a ritroso, dalla riesumazione heideggeriana della questione dell’essere, indietro verso la prima filosofia greca, la teoria della verità di Platone e la fisica di Aristotele, alla ricerca di cosa ne è della “cosa” nel gioco degli specchi del logos, che la può dire sempre e solo come ente.
Nel solco dell’antica massima di Misone di Chene: “Che non vengano le cose dalle parole, ma dalle cose le parole”.
Prezzo: € 14.00
Cod. 9788889446843
data di pubblicazione: 2012
pagine: 156
Gabriel Tarde (1843-1904) è per Deleuze il campione della “microsociologia”, del sapere necessario per afferrare e comprendere la “differenza”, senza la quale non si dà né ordine né liberazione. In questo modo Deleuze decreta che il pensiero di Tarde va oltre il suo tempo e che non tutto ciò che è morto deve continuare a morire. Da questo punto di vista, la pubblicazione di due importanti scritti di Tarde, Credenza e desiderio e Monadologia e sociologia, vuole contribuire al ritorno del suo pensiero, alla segnalazione della sua attualità. In Credenza e desiderio Tarde individua gli elementi fondanti della soggettività, della vita stessa, nella credenza e nel desiderio. Queste matrici, che sarebbero per lo spirito quello che lo spazio e il tempo sono per la realtà esteriore, sono presenti in ogni organismo della scala vivente e operano in ogni momento della vita. Ogni cellula e ogni attimo sono animati da queste potenze che strutturano la nostra percezione, regolano la nostra affettività, spingono il nostro pensiero.
In Monadologia e sociologia, testo che riecheggia nelle riflessioni di Deleuze sulla monadologia di Leibniz, Tarde chiama a testimoniare tutte le scienze della sua epoca per ripensare le categorie ontologiche tradizionali, per rifondare la filosofia non più intorno alla nozione di essere, ma intorno a quella di avere: si tratta di non separare più gli elementi e gli insiemi per poi forzatamente sposarli, ma di vedere le loro co-implicazioni, quel “possesso reciproco, sotto forme estremamente varie, di tutti mediante ognuno”, che è la prima definizione di società, società che d’altronde s’infila dappertutto, organizzando anche il più piccolo atomo.
A cura di Salvatore Prinzi
Traduzione di Felice Ciro Papparo e Salvatore Prinzi
Prezzo: € 16.00
Cod. 9788889446782
data di pubblicazione: 2012
pagine: 166
Che cosa si nasconde dietro i cosiddetti ‘attacchi di panico’, oggetto da un lato dell’attenzione sempre più crescente dei mass media ed esempio fra i più citati dall’altro dei presunti nuovi sintomi psicopatologici? Per gli autori di questo libro, curato dall’Associazione Lacaniana di Napoli, la vecchia e cara nevrosi fobica. Si spiega così la decisione di dedicare un anno di studio, di cui il libro è la testimonianza scritta, al seminario IV di Jacques Lacan dedicato al tema della relazione oggettuale in cui campeggia un commento attento e originale della famosa analisi freudiana di un caso di fobia in un bambino di cinque anni, meglio conosciuto come il caso del piccolo Hans. Attraverso la ricostruzione critica del seminario lacaniano vengono in tal modo messe in evidenza tutte le sfaccettature della nevrosi fobica, il suo rapporto di identità-differenza con la perversione, la sua parentela con l’angoscia – il ‘panico’ -, gli strumenti chiamati in causa per comprenderla come l’antropologia strutturale di Lévi-Strauss.
A cura di Rossella Armellino e Maria Parisi
Prezzo: € 19.00
Cod. 9788889446775
data di pubblicazione: 2012
pagine: 262
L’influenza che il “modo americano di fare città” ha esercitato sui processi di urbanizzazione nell’ultimo secolo è la questione di fondo con cui si misura questo libro, il quale muove dal riconoscimento della natura “imperiale” dei dispositivi di produzione dello spazio urbano che emergono nel panorama statunitense tra Otto e Novecento e che risultano nel tempo operanti su una scala progressivamente globale.
In questa prospettiva, vengono sviluppati tre discorsi, ciascuno teso a dare corpo a uno specifico dispositivo: la metropoli ad alta concentrazione di popolazione e capitale, la suburbia della crescita intensiva e a bassa densità, la città autosufficiente di matrice comunitaria. è all’interno del rapporto storicamente complesso tra Europa e Stati Uniti che si può concepire il carattere eccezionalista del potere americano, la sua aspirazione a sottrarsi al corso della storia cui tutti gli altri poteri costituiti sarebbero invece tenuti a sottostare. Ed è all’interno di questo rapporto che si è determinata una forma di dominio globale che, fino a pochi anni fa, poteva dirsi incontrastata.
In una fase, come quella attuale, in cui si affacciano nuove forme di impero, quando è a rischio la stabilità economica e sociale di milioni di abitanti delle città, la pianificazione urbana si manifesta nel pieno della sua condizione dilemmatica, e ciononostante si riconosce il compito di coltivare una coscienza della crisi che si misuri con la violenza del potere capitalistico, ma che sia anche in grado di cogliere il potenziale che, nelle pieghe del sistema, è in attesa di manifestarsi come nuovo progetto sociale nello spazio.
A cura di Laura Lieto
Prezzo: € 18.00
Cod. 9788889446720
data di pubblicazione: 2012
pagine: 238
Quale può essere oggi, dopo Nietzsche e Freud, il significato della parola “religione”? Se questa parola ha ancora un contenuto di verità al di là del dogma e degli assetti istituzionali, al di là di ogni distinzione tra politeismi e monoteismi, al di là dei riti e del sentimentalismo, questo contenuto sta nel gesto dell’adorazione.
L’adorazione è la parola rivolta a qualcuno o a qualcosa, la parola rivolta a ciò che oltrepassa la significazione, l’appello trasversale che eccede il concetto e il culto e che ritroviamo nella fede, nell’amore, nella poesia, nella comunicazione mondana.
Quello che questo secondo volume della Decostruzione del cristianesimo cerca di pensare è una maniera, un’andatura, un contegno dello spirito in grado di rispondere alle questioni aperte da questo nostro tempo in cui lo “spirituale” sembra così lontano, prosciugato, abusato.
Traduzione di Roberto Borghesi e Antonella Moscati
Prezzo: € 18.50
Cod. 9788889446706
Data di pubblicazione: 2012
pagine: 156
I saggi di Iannetti compresi nella presente raccolta sono as-saggi della sua infinita ricerca filosofica, che si intreccia con quella psicoanalitica e sociologica, sul tema delle metamorfosi del soggetto e della critica del politico nell’orizzonte della crisi della ragione moderna. Il suo discorso prende le mosse dalla tesi della centralità dell’angoscia nella costituzione del soggetto e nella costituzione (e critica) del politico, ovvero dalla tesi dell’esistenza di una connessione essenziale tra la “costitutiva” infelicità degli uomini nel mondo moderno e la correlata costituzione della ragione del dominio e della politica.
L’oggetto specifico della ricerca di Iannetti è costituito dunque non solo dalla determinazione categoriale delle strutture dell’angoscia e del politico, ma anche dalla ricostruzione delle profonde trasformazioni della ragione e del politico nel tempo della loro crisi fondamentale, ovvero nella crisi dei loro fondamenti.
Prezzo: € 16.00
Cod. 9788889446768
data di pubblicazione: 2012
pagine: 208
Quando comincia un’amicizia? Difficile a dirsi. Forse impossibile. E non per un difetto di memoria o per un suo improvviso cedimento, quanto per il fatto che il tempo degli inizi non è documentabile, è un tempo senza data: nulla di memorabile accade ai primi incontri. “Credo – scrive Blanchot – che si sappia quando l’amicizia sta finendo (anche se dura ancora), a causa di un disaccordo che un fenomenologo denominerebbe esistenziale, di un dramma, di un gesto infelice. Ma si sa quando comincia? Non c’è un colpo di fulmine dell’amicizia, piuttosto un poco a poco, un lavoro lento del tempo. Si era amici e non lo si sapeva”.
Prezzo: € 5,00
Cod. 9788889446683
data di pubblicazione: 2011
pagine. 43
Nella stessa epoca in cui prendeva forma la sua opera poetica, Ingeborg Bachmann cominciò a scrivere anche dei racconti. Alcuni furono pubblicati in riviste, altri rimasero inediti o allo stato di frammento. Il sorriso della sfinge li presenta nella loro totalità.
La grande sobrietà e precisione della scrittura dell’autrice trova in questi dieci racconti, scritti tutti negli anni ’50, la sua prima sorprendente espressione. Le figure che vi appaiono sono intrecciate tra loro come le lettere di un monogramma o gli arabeschi di un ornamento. Sono come ombre che permangono pur restando inafferrabili: donne e uomini tra i quali nascono e si consumano rapporti tanto intensi – talvolta anche molto violenti – quanto effimeri; donne e uomini che vivono la loro esistenza senza essere in grado di coglierne il senso. Alludere a eventi che per coloro che li subiscono rimangono un segreto, evocare destini che si incrociano in un ambiente sospeso e rarefatto: in questo consiste la singolare forza di questi racconti che, quando furono pubblicati insieme per la prima volta, all’indomani della morte dell’autrice, suscitarono l’entusiasmo della critica.
A cura di Antonella Gargano
Prezzo: € 14.00
Cod. 9788889446737
data di pubblicazione: 2011
pagine: 110
“Quel che è assolutamente decisivo è mantenere l’ipotesi storica della possibilità di un mondo liberato dalla legge del profitto e dell’interesse privato. Fintanto che, nell’ordine della rappresentazione intellettuale, si rimane convinti che non sia possibile farla finita con tutto questo e che questa sia la legge del mondo, non è possibile nessuna politica d’emancipazione. è quel che ho proposto di chiamare l’ipotesi comunista. Ed è in realtà un’ipotesi essenzialmente negativa, poiché è più sicuro e più importante dire che il mondo così com’è non è necessario piuttosto che dire “a vuoto” che un altro mondo è possibile. è una questione di logica modale: nella logica che s’impone politicamente si procede dalla non-necessità alla possibilità. Per la semplice ragione che, se si ammette la necessità dell’economia capitalistica trionfante e della politica parlamentare che la sostiene, semplicemente non si riescono a ‘vedere’, nella situazione data, altre possibilità”.
Alain Badiou
Prezzo: € 19,00 (sconto 15%) 16,15
Cod. 9788889446676
data di pubblicazione: 2011
pagine: 175