mercoledi 13 settembre, ore 18.30
fondazione gerardino romano, telese
Eleonora de Conciliis discute “Psychonet” (Cronopio 2017)
mercoledi 13 settembre, ore 18.30
fondazione gerardino romano, telese
Eleonora de Conciliis discute “Psychonet” (Cronopio 2017)
La storia dell’Italia moderna è attraversata da laceranti antagonismi, normalmente irrisolti e coperti. L’indagine genealogica fa risalire questa condizione a una matrice che prende forma dal Cinquecento; essa rinvia a tre generi di soggettivazioni che indirizzano la fuoriuscita degli Stati regionali dal tracollo della prassi civile rinascimentale: Machiavelli (ovvero la libertà repubblicana), ragion di Stato, ragioni della Chiesa. Praticare i conflitti costituisce il carattere comune ai diversi linguaggi e dispositivi politici volti ad affrontare la serie interminabile degli antagonismi.
L’istanza repubblicana si fonda sulle vocazioni individuali per la libertà; favorisce periodicamente insorgenze e rivolte che quasi sempre vengono assorbite dagli interventi della prudenza politica e non lasciano tracce durature.
Le tecniche prudenziali di ragion di Stato operano ancora nella contemporaneità; questa dinamica conservazione politica si è confrontata con quell’arte di polizia che negli stati moderni prelude alla composizione della società civile; la difficoltà dell’Italia a sostenere l’autonomia di una polizia civile, condizione di crescita di una popolazione produttiva e disciplinata, provocherà impedimenti e ritardi con sofferenze politiche e sociali che perdurano fino ad oggi.
Dopo il concilio di Trento, le ragioni della Chiesa contribuiscono a rinforzare la ripresa e maturazione della soggettivazione pastorale: prenderà forma una polizia esteriore della Chiesa tesa a offrire rappresentazione civile alle devozioni spirituali dei credenti. Quando poi gli Stati della nostra penisola intraprenderanno percorsi di maggiore concentrazione di potere politico e di un più consistente impianto economico-produttivo verrà perseguita una strategia d’incontro; il governo civile ricorrerà al sostegno della soggettivazione pastorale pienamente ristrutturata: la ragion di Stato convergerà con le rappresentazioni della polizia esteriore della Chiesa. La polizia cristiana prende avvio da questo punto.
Prezzo: € 17.50
Cod. 9788898367115
data di pubblicazione: settembre 2017
pagine: 250
recensione a “Sulla danza” di Francesca Romana Recchia Luciani
il manifesto, 6 settembre 2017
di Pietro Montani
in uscita a fine settembre
Corriere del Mezzogiorno, 5 settembre 2017
Recensione al volume di Vincenzo Cuomo
Una cartografia della tecno-arte. Il campo del non simbolico
di Eleonora de Conciliis
Dopo Freud, quello di Jacques Lacan, il grande psicoanalista francese morto nel 1981, è il tentativo più completo e articolato di affrontare il tema dell’amore da una prospettiva psicoanalitica attraverso il confronto diretto con il Simposio di Platone, con il dialogo cioè in cui il filosofo ateniese s’interrogava sulla natura demonica dell’eros. Questo libro ripercorre il commento che nel seminario sull’amore di transfert del 1960-61 Lacan dedica all’opera platonica per porre in evidenza da un lato l’originalità della lettura lacaniana del Simposio e dall’altro l’apporto tutt’altro che marginale che essa offre agli studi di filosofia antica per una esatta interpretazione del dialogo platonico. Ciò che alla fine emerge da questo faccia a faccia fra la scienza psicoanalitica dell’amore e un classico del pensiero umano come il Simposio di Platone è il carattere sovversivo del desiderio erotico: Eros, più che fare da intermediario fra gli Dei e gli uomini come vuole il filosofo idealista, è il terzo in comodo che manda a monte i tentativi umani di sottoporre l’esistenza umana al rigido ordine del pensiero e della ragione.
Prezzo: € 15.00
Cod. 8889446021
data di pubblicazione: 2005
pagine: 168
Il femminismo degli anni ’90 si è presentato come isterico e, per l’autrice, rappresenta un immunizzarsi dall’evoluzione, riprende il legame con la madre disegnandone l’ordine simbolico ma rimane iscritto nell’antico piano immaginario. La permanenza dei valori materni porta a un’estrema acutizzazione dei compiti della cura rivolta al vivente e tale posizione trova oggi esiti e rimandi nella nuova forma di potere che è la biopolitica.
Prezzo: € 10.00
Cod. 8885414397
data di pubblicazione: 2002
pagine: 72
Questa è un’analisi filosofica delle rivolte metropolitane che sconvolgono le alchimie del potere globale. Analisi che si sviluppa offrendo una serie di materiali in cui, coniugando nichilismo e politica, la rivolta non appare solo come movimento insurrezionale ostile a qualsiasi potere costituito e alle forme organizzate della rivoluzione politica. La tesi è più radicale: la rivolta è un evento che manifesta un’inclinazione fondamentale all’esistenza umana. Vivere significa rivoltarsi.
La rivolta è la prima traccia di qualsiasi vero gesto politico.
Cod. 9788889446591
data di pubblicazione: 2010
pagine: 110
Il teatro Valdoca e l’adorazione secondo Jean-Luc Nancy
Valentina Valentini su Alfabeta2
https://www.alfabeta2.it/2017/05/07/teatro-valdoca-cerimonia-esortazione-lode/
martedì 30 maggio
al si leggono le poesie
di Giacomo Lubrano (1619-1693)
Jan Fabre, Giornale notturno I e II (Cronopio 2013 e 2016)
Zazà, radio tre, a cura di Marcello Anselmo
https://player.fm/series/zaz-22019/zaz-le-interviste-del-02072017-jan-fabre
su Maurice Blanchot
Luigi Azzariti-Fumaroli, Alfabeta2
https://www.alfabeta2.it/2017/07/13/maurice-blanchot-della-dispersione/
Roberto Esposito sugli “Scritti politici” di Maurice Blanchot
Lunedì 30 maggio, ore16.30
Cattedra di Letteratura italiana – Università L’Orientale
Via Duomo, 219 – Napoli
Dino Castrovilli e Luca Lenzini (Università di Siena)
presentano la nuova edizione dei “Canti Orfici” di Dino Campana
(stampa anastatica + cd mp3 con lettura integrale dell’opera di Claudio Morganti, a cura di Dino Castrovilli).
Cronopio 2014
“Avevo dimenticato i Piccoli Esseri che incontravo tutti i giorni… per i vicoli e le rampe, le scalette e le piazzette che congiungono i Quartieri alla Collina Verde. Avevo dimenticato, sì, la Gran Vita dei Folli, degli Storpi, i Deformi, i Muti, i Vecchi ritornati Piccini, i Piccini divenuti Anime Perdute! E le Case di Allora, senza ascensore, avevo dimenticato: alte e tristi, talvolta irradiate di misteriosa gioia, sempre piene d’euforia, e di suoni, e di canti! Spesso tremavano, la notte, Quelle Case, per il vento improvviso, mentre risuonavano dei passi nelle stanze – che non sarebbe stato certo normale avvertire in quelle ore tarde! Perché, vi erano Case, Qui, un Tempo, dove ‘si sentiva’… si ‘sentiva’, sì! E io non ho mai capito se si trattasse di Esseri Umani o di Poveri Animali… Di Bambini Malati o di Vecchi Sofferenti…”
Prezzo: € 10.00
Cod. 9788898367283
data di pubblicazione: 2017
pagine: 107
L’Ottobre ’17: detestabile punto d’avvio del totalitarismo comunista nel mondo? O prima rivoluzione proletaria vittoriosa? Né l’uno né l’altra. Qui si fa un resoconto dei fatti che hanno preceduto e seguito questo evento, ma si riflette anche sugli equivoci diffusi in suo nome.
Le questioni principali: fino a che punto la “rivoluzione russa” si è spinta oltre i limiti del comunismo come l’aveva concepito Marx? Fino a che punto le mancate risposte a questo interrogativo hanno condizionato le conseguenze dell’Ottobre ’17? Prendendo le distanze dall’anticomunismo trionfante e dalle nostalgie dei fedeli al leninismo, il libro tende a mostrare che l’enigma della rivoluzione russa ha da offrire ancora molte lezioni politiche, proprio quando il comunismo ha perso credibilità e la giustizia sociale è scomparsa ovunque da quasi quarant’anni.
Prezzo: € 12.00
Cod. 9788898367276
Data di pubblicazione: 2017
pagine: 156
sabato 8 luglio, ore 20.30
presentazione del libro di Valerio Romitelli, “L’enigma dell’Ottobre ’17”
…Con il filosofo Maurizio Zanardi, vi raccontiamo il volume Sulla danza (Cronopio editore), una serie di riflessioni su questa disciplina che, negli ultimi anni, ha intensificato anche nel nostro paese la sua presenza, sulle scene e fuori di esse, nelle trame dei discorsi più vari; il mondo dell’audiovisivo la riprende con inusitata frequenza, la filma, partecipa alle sue configurazioni e ne accresce l’archivio. Che cosa significa questa promozione e accresciuta comunicazione della danza? Si tratta di comprendere non solo che la sua attrattiva ha qualcosa da insegnarci sul nostro tempo, sulla ricerca – che lo agita più o meno coscientemente – di nuove disposizioni spaziali, di nuovi gesti, ma anche che è la danza stessa a essere oggi in gioco, perché la promozione che la investe non necessariamente favorisce la natura dei suoi atti. Ripensare la natura di questi atti – il loro “motus commovente” (Nancy); il loro rapporto con il pensiero, il corpo, le arti (Gasparotti); la relazione tra l’Occidente e l’Oriente della danza (Sala Grau); il legame tra la danza, il teatro e la morte (Zanardi); l’origine comune del “dire poetico” e del “gesto danzante” (Ermini) – può, forse, aiutare la danza a decidere quale condotta assumere nei confronti dei modi in cui oggi viene proposta, spinta sulla scena, promossa.
Radio 3, Zazà, 2 luglio 2017
intervista a Maurizio Zanardi sul libro “Sulla danza” (Cronopio 2017)
Zazà, radio 3
Con il filosofo Maurizio Zanardi, vi raccontiamo il volume Sulla danza (Cronopio editore), una serie di riflessioni su questa disciplina che, negli ultimi anni, ha intensificato anche nel nostro paese la sua presenza, sulle scene e fuori di esse, nelle trame dei discorsi più vari; il mondo dell’audiovisivo la riprende con inusitata frequenza, la filma, partecipa alle sue configurazioni e ne accresce l’archivio. Che cosa significa questa promozione e accresciuta comunicazione della danza? Si tratta di comprendere non solo che la sua attrattiva ha qualcosa da insegnarci sul nostro tempo, sulla ricerca – che lo agita più o meno coscientemente – di nuove disposizioni spaziali, di nuovi gesti, ma anche che è la danza stessa a essere oggi in gioco, perché la promozione che la investe non necessariamente favorisce la natura dei suoi atti. Ripensare la natura di questi atti – il loro “motus commovente” (Nancy); il loro rapporto con il pensiero, il corpo, le arti (Gasparotti); la relazione tra l’Occidente e l’Oriente della danza (Sala Grau); il legame tra la danza, il teatro e la morte (Zanardi); l’origine comune del “dire poetico” e del “gesto danzante” (Ermini) – può, forse, aiutare la danza a decidere quale condotta assumere nei confronti dei modi in cui oggi viene proposta, spinta sulla scena, promossa.
https://player.fm/series/rai-podcast-radio3/zaz-le-interviste-del-02072017-maurizio-zanardi
17 giugno, ex asilo filangieri, napoli
PASSO OSCURO: spettacolo di Alfonso Benadduce e incontro sulla danza tra Alfonso
Benadduce e Maurizio Zanardi (curatore di “Sulla danza”, Cronopio 2017)