L’invenzione di Milano Culto della comunicazione e politiche urbane Lucia Tozzi Solo dieci anni fa Milano era vista come una città produttiva, elegante, ma grigia. Poi, con l’Expo2015, ha assunto l’immagine di una metropoli splendente e attrattiva. Il passaggio però non è la conseguenza di una trasformazione oggettiva ma, all’opposto, è la metamorfosi fisica Continue reading →
“L’inazione come verità effettiva dell’umanità” Kazimir Malevič (traduzione dal russo e cura di Antonella Cristiani) con la prefazione di Marco Tabacchini e il saggio di Boris Groys “Diventare rivoluzionari: su Kazimir Malevič” (traduzione di Antonella Di Gangi) Kazimir Malevič, uno dei principali artisti dell’avanguardia russa del Novecento e il fondatore del Suprematismo, pubblica nel 1921 Continue reading →
Cospira Patrizio Esposito Distillato da una moltitudine di diari, appunti, riflessioni, questo libro è scrittura di viaggi e incontri vissuti e pensati come paesaggi: insiemi di animali umani e non umani, cose, piante, case, ospedali psichiatrici, opere teatrali e non, “parole, belati, fruscii, irriverenze. E singoli affanni”. Scrittura levigata all’osso, pietrosa come selce per contribuire Continue reading →
Émile Bréhier a cura di Francesco Fogliotti In questo libro, che tanta parte ha avuto nella cultura francese del Novecento, Émile Bréhier introduce lo stoicismo nel grande dialogo che la filosofia contemporanea ha intrattenuto con l’antichità, esplorando il luogo in cui sembra venir meno il principale assunto della dottrina stoica: «tutto ciò che esiste è Continue reading →
Gennaro Avallone recensisce “L’avanguardia dei nostri popoli. Per una filosofia della migrazione”, a cura di Andrea Cavalletti e Gianluca Solla pubblicato su il manifesto
Antonio Gnoli intervista su Robinson Bruno Moroncini bruno moroncini robinson
Enrico Terrinoni I classici sono libri del passato che, parlando al presente, appartengono al futuro. Sono libri nosferatu: ritornano trasfigurati per trasfigurarci; e così facendo influenzano anche l’ambiente della letteratura contemporanea attraverso percorsi inaspettati. Perché, allora, suscitano spesso fastidio nel pubblico e nella critica? Forse perché conservano un qualcosa di aristocratico, una presunzione di Continue reading →
di Claude Lanzmann a cura di Federica Sossi Questa è la nuova edizione di un libro che ha avuto una notevole fortuna: ne è stato tratto anche un dramma radiofonico andato in onda su Radio 3 Rai. Si tratta della trascrizione integrale del film “Un vivant qui passe”, di Claude Lanzmann, il regista, da poco Continue reading →
di Walter Procaccio con una postfazione di Felice Cimatti Questo saggio prende le mosse da una convinzione: neuroscienze e psicoanalisi sono due saperi che condividono solo una breve ma bruciante linea di contatto, il cui studio è decisivo per una rigorosa gestione clinica della sofferenza. Il titolo è una riflessione su questioni aderenti alla prassi Continue reading →
di Pierandrea Amato con un intervento di Georges Didi-Huberman “La destituzione ha un rapporto con l’esistenza – riprendo qui il tema delle primissime righe de La rivolta – solo se si temporalizza, se si prolunga in un futuro che non prende certamente le forme di un ‘programma’, ma di un desiderio. Se con un gesto della mano Continue reading →
Valeria Pinto Qui si mette in opera una critica della cultura della valutazione: dei suoi presupposti ideologici, della sua retorica e delle sue pratiche concrete. Interrogazione filosofica e analisi del presente concorrono a portare allo scoperto le tecnologie invisibili, la rivoluzione silenziosa che sta cambiando il significato della conoscenza nella “società della conoscenza”. Parole familiari Continue reading →
Attilio Scarpellini , Qui comincia del 1 febbraio 2019 Jacques Derrida, Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzo!
Jacques Derrida «Riconoscere che non si vive insieme, ebbene, che con e come uno straniero, uno straniero “a casa propria”, in tutte le figure dell’“a casa propria”, che non c’è “vivere insieme” che laddove l’insieme non si forma e non si chiude, laddove il vivere insieme (avverbio) contesti la completezza, la chiusura e la Continue reading →
giovedì 18 gennaio, ore 18.30, Bologna si presenta il libro di Valerio Romitelli “L’enigma dell’Ottobre ’17. Perché ripensare la rivoluzione russa”
Carlo Fanelli recensisce “Sulla danza” (Cronopio 2017) pubblicato su “fata morgana” http://www.fatamorganaweb.unical.it/index.php/2017/11/13/ri-danzare/
Venerdì 27 ottobre, ore 20.30, Pordenone si presenta il libro di Valerio Romitelli “L’enigma dell’ Ottobre ’17”
Pierandrea Amato Questa è un’analisi filosofica delle rivolte metropolitane che sconvolgono le alchimie del potere globale. Analisi che si sviluppa offrendo una serie di materiali in cui, coniugando nichilismo e politica, la rivolta non appare solo come movimento insurrezionale ostile a qualsiasi potere costituito e alle forme organizzate della rivoluzione politica. La tesi è più Continue reading →
Enzo Moscato “Avevo dimenticato i Piccoli Esseri che incontravo tutti i giorni… per i vicoli e le rampe, le scalette e le piazzette che congiungono i Quartieri alla Collina Verde. Avevo dimenticato, sì, la Gran Vita dei Folli, degli Storpi, i Deformi, i Muti, i Vecchi ritornati Piccini, i Piccini divenuti Anime Perdute! E le Continue reading →
Valerio Romitelli L’Ottobre ’17: detestabile punto d’avvio del totalitarismo comunista nel mondo? O prima rivoluzione proletaria vittoriosa? Né l’uno né l’altra. Qui si fa un resoconto dei fatti che hanno preceduto e seguito questo evento, ma si riflette anche sugli equivoci diffusi in suo nome. Le questioni principali: fino a che punto la “rivoluzione russa” Continue reading →
Vincenzo Cuomo Qual è il senso delle sperimentazioni tecno-artistiche degli ultimi decenni? Quale il senso della loro “contemporaneità”? Che cosa manifestano e di cosa sono annuncio? Il libro cerca di rispondere a queste domande proponendo una cartografia delle ricerche tecno-artistiche attraverso le nozioni di crudeltà, metamorfosi, ibridazione, sensazione, immersione, vuoto. Programmaticamente “non-simboliche”, le sperimentazioni qui esaminate non sono solo espressioni artistiche, Continue reading →
…Considerare la siderale stolidità degli slogan razzisti non deve però portare alla simmetrica insipienza di ripetere irenicamente quelli uguali e contrari dell’integrazione, dell’accoglienza, del dialogo. Chi l’ha mostrato nel modo più efficace è stato Jean-Luc Nancy, in un memorabile apologo dal titolo L’intruso (Cronopio 2000)…. http://www.doppiozero.com/materiali/linvasione-aliena
Jean-Luc Nancy L’eccitazione sessuale, con tutta la sua forza animale e il suo singolare dominio sull’animale umano, rappresenta una turbolenza ontologica del rapporto: alla pari del linguaggio, lo porta molto lontano, cioè dove non si può parlare di satis-factio, dove non se ne può mai fare abbastanza, ma dove c’è incessantemente qualcosa da fare, Continue reading →
Romano Gasparotti Ritenete che l’opera d’arte non sia altro che un oggetto prodotto da un uomo detto artista? Ed eccovi allora ciò che cercate: merda d’artista “contenuto netto gr. 30, conservata al naturale, prodotta ed inscatolata nel maggio 1961″… Nel centenario della nascita di dada la domanda sul non senso dell’azione artistica merita di essere radicalmente Continue reading →
Valerio Romitelli Non può stupire l’accoglienza che alla storia partigiana riserva il nostro tempo, dominato com’è dalla sensibilità neoliberale. Che interesse può avere oggi ricordare quell’esperienza di accettazione e disprezzo della sofferenza individuale, di coraggio, del dare, subire e rischiare la morte come normalità quotidiana? Sembrerebbe impossibile evitare che tale esperienza sia catalogata Continue reading →
Valerio Romitelli Nei micro-corpi delle bande partigiane italiane è avvenuta una sperimentazione alternativa a quella allora, nel cuore del Novecento, sempre più in espansione e sempre meno efficace dei partiti. E’ stata questa sperimentazione, di breve durata ma inventiva di nuovi orizzonti politici, a rendere possibile la felicità dei partigiani: la felicità di pionieri, scopritori Continue reading →
Pierandrea Amato Nella primavera del 2004 diventano di dominio pubblico le immagini del carcere irakeno di Abu Ghraib, dove i soldati americani si lasciano fotografare – sono in posa e allegri – mentre torturano i prigionieri. Nessuno può aver dimenticato l’orrore di quelle scene. Questo breve saggio, però, non insiste sul valore politico e Continue reading →
Eleonora de Conciliis Che cosa vuol dire essere un insegnante? Qual è stato e quale potrebbe essere oggi il ruolo politico dei docenti nel sistema d’istruzione superiore? L’autrice tratteggia una spietata genealogia della professione docente, ripropone a un livello filosoficamente radicale la questione del potere-sapere esercitato dagli insegnanti e indica nuovi processi di soggettivazione che sostituiscano all’obbedienza e al Continue reading →
Jean-Luc Lagarce Questo libro è composto da una pièce, Music-Hall, e da una raccolta di brevi saggi e appunti, Del lusso e dell’impotenza. Hegel, nell’Estetica, auspicava che i copioni venissero chiusi in cassaforte per preservarne il soffio, il respiro, la vita, per evitare che diventassero letterari. Ma i testi teatrali nascono nel respiro, si risvegliano appena Continue reading →
Alessandro Dal Lago In questo saggio si mostra come Casaleggio e Grillo abbiano inventato un movimento politico che dipende da un blog, il quale a sua volta è in mano a Grillo (con Casaleggio alle spalle). In altri termini, i due hanno creato un movimento reale subordinato a uno spazio virtuale dominato da un leader Continue reading →
Michel Foucault Il bel rischio. Conversazione con Claude Bonnefoy “Scoprire” un Foucault inedito, la faccia segreta, notturna del suo lavoro: “… se mi sono prestato con piacere a questo genere d’interviste, è stato proprio per liberarmi del mio linguaggio abituale, per cercare di scioglierne i fili e presentarlo così come non si presenta Continue reading →