La violenza del linguaggio
Mauro Serra recensisce su Doppiozero “∃x(fx) logica della decisione” di Felice Cimatti
L’incipit del libro, d’altra parte, non è meno spiazzante. Vi si legge, infatti, dopo un riferimento in esergo alla natura fascista della lingua tratto da Roland Barthes, la seguente affermazione: «La violenza del linguaggio non è quella contenuta in alcune particolari espressioni (ad esempio il cosiddetto hate speech), come se in linea di principio potesse esistere un modo di parlare non violento e neutrale; la violenza è insita nello stesso dispositivo linguistico, nella ‘sua’ decisione di dire il mondo in un certo modo anziché un altro» (p. 7). Alla fine di un serrato percorso argomentativo, il lettore scoprirà non solo che la violenza del linguaggio è propriamente quella che esso esercita nei confronti della vita, ma anche, e non meno sorprendentemente, che il libro, un libro di filosofia del linguaggio a tutto tondo, cela al suo interno un ‘problematico’ nucleo etico-politico.