Lucia Tozzi, L’invenzione di Milano
Il “reale” di Milano e le narrazioni consolatorie (Lucy – sulla cultura)
“Niente è più reazionario che ridurre le questioni politiche a ‘scontro di narrazioni’, come se il piano materiale non esistesse. Purtroppo questa idea, oggi parecchio dominante, è alimentata da politici di destra e sinistra, dalle migliaia di scuole di scrittura creativa, dai manuali di neuromarketing, dai dipartimenti di psicologia comportamentale, dagli influencer, dagli operatori sociali e, orribilmente, dai giornali, soprattutto nelle pagine culturali ed economiche. Per risolvere i problemi basta ‘cambiare la narrazione’ e quelli, puff, spariscono. Milano è in crisi? Basta risollevare il morale delle truppe, trovare la metafora giusta come nel film aspirazionale su Mandela presidente che sconfigge l’apartheid ancora forte in Sudafrica facendo giocare i neri a rugby, lo sport dei bianchi. O trovare l’eroe, come il cecchino portentoso che col suo esempio cambia le sorti della battaglia di Stalingrado e del mondo – un film più spiritoso, ma pur sempre patetico”.