Con l’Expo del 2015 l’immagine di Milano si è trasformata in un vero e proprio brand urbano, catalizzatore di nuovi capitali, abitanti, progetti urbanistici, attività finanziarie e del digitale. Negli ultimi mesi, con il crescere del costo della vita e della speculazione immobiliare, il caso del capoluogo lombardo è salito alle cronache perché la città del capitalismo italiano per eccellenza pare non riuscire più a nascondere il fatto di essere diventata invivibile anche per i ceti borghesi, impossibilitati ormai anche loro a sostenerne i prezzi. Il processo di riqualificazione che ha coinvolto la città sembra lasciare molti sconfitti sul campo di battaglia; infatti se da un lato i nuovi capitani di ventura l’hanno incoronata come capitale, dall’altro coloro che sono stritolati dal processo di espropriazione e sfruttamento sono esponenzialmente in crescita.
A Macerie su Macerie ripercorriamo le vicende degli ultimi vent’anni del capoluogo lombardo con Lucia Tozzi, studiosa di politiche urbane