Jacques Derrida
«Riconoscere che non si vive insieme, ebbene, che con e come uno straniero, uno straniero “a casa propria”, in tutte le figure dell’“a casa propria”, che non c’è “vivere insieme” che laddove l’insieme non si forma e non si chiude, laddove il vivere insieme (avverbio) contesti la completezza, la chiusura e la coesione di un “insieme” (nome, sostantivo), di un insieme sostanziale, chiuso, identico a sé; riconoscere che non c’è “vivere insieme” se non laddove, in nome della promessa e della memoria, del messianico e del lutto (senza lavoro né guarigione), si accoglie la dissimmetria, l’anacronia, la non reciprocità con un altro più grande, di volta in volta più vecchio e più giovane, un altro che viene o che forse verrà, che forse è già venuto, ecco la giustizia di una legge al di sopra della legge…». Jacques Derrida.
a cura di Francesco Ferrari
Prezzo: € 11.00
data: 2018
Cod. 9788898367337
pagine: 94