Gabriele Frasca
E’ il 24 aprile del 1999 a Santa Mira, cittadina italiana sul mare dalla cui basi militari partono gli aerei della NATO che vanno a bombardare Belgrado. La storia, che si dipana in mezza giornata, segue le “avventure” di una coppia in crisi di piccoli intellettuali quarantenni, Dalia e Gaudenzio, e degli altri personaggi che li circondano, fra rabbie e stanchezze, banalità quotidiane, piccoli tradimenti e l’oscura persistente sensazione che “qualcosa è cambiato”. Nelle pieghe di tali vicende, però, s’incunea costantemente un altro “paesaggio”, quello deformato dall’intrusione dei media, dando vita a una serie parallela di ridicoli personaggi (presentatori, deejay, ballerine, giornalisti ecc.) a loro volta inseguiti, persino nei pensieri, dalla macchina narrativa. Ma Santa Mira è anche e soprattutto la storia di una città violenta e malavitosa, dove la sopraffazione e le attività criminali, nel nome di un liberismo selvaggio, rappresentano l’unica forma possibile di economia solvente e in attivo. E, per finire, come mostra il progressivo riaffiorare di un vecchio inquietante oggetto, è anche un frammento di specchio dove si riflette tanta parte della storia d’Italia dal Dopoguerra in poi.
Forte di un impasto linguistico vertiginoso ed esilarante, questo romanzo alterna momenti di estrema comicità (all’insegna di un umorismo acre e tagliente) a squarci di frande presa sentimentale, contribuendo a disegnare i contorni di quel mondo drammaticamente vero, assolutamente reale (e assurdo e comico per questo) che ci riguarda tutti.
Prezzo: € 16,53
cod. 8885414656
data di pubblicazione: 2001
pagine: 335