“Se qualcuno mi dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità e se fosse effettivamente vero che la verità non è in Cristo, ebbene io preferirei restare con Cristo piuttosto che con la verità”. Da questa affermazione di Dostoevskji muove la meditazione di Mazzarella, per ricordare a chi tenta di conciliare filosofia e teologia che Cristo è colui che separa in modo irrimediabile la via dei filosofi da quella dei teologi. Cristo inaugura l’ateismo, perché di fronte a lui, alla sua scandalosa predicazione – che egli è Dio ed è risorto – la ragione perde l’evidenza di Dio e solo il cuore può capire la resurrezione della carne.